Cos’è la medicina tradizionale cinese?

Il padre della medicina tradizionale cinese è il leggendario imperatore Huang Ti (2697 a.C e il 2597 a.C.). Diverse fonti storiche gli attribuiscono la stesura del Classico di medicina cinese dell’Imperatore Giallo, anche se la storiografia moderna lo relega alla leggenda e data la stesura del testo a periodi più recenti (tra il 453 e il 222 a.C.), ritenendo si tratti di una raccolta di scritti redatti da diversi autori nel corso dei millenni.

Nata dunque più di 2000 anni fa, la medicina tradizionale cinese è una medicina filosofica ed etica, molto distante dalla nostra moderna medicina occidentale. E’ basata sull’idea che la malattia derivi dal flusso improprio della forza vitale (Qi). Il movimento del Qi viene regolato armonizzando le forze opposte dello yin e dello yang, che si manifestano nel corpo sotto forma di freddo e caldo, esterno e interno, deficit ed eccesso.

Varie tecniche sono usate per conservare e restaurare il Qi, e quindi la salute. Le più comunemente usate sono: dietetica, fitoterapia, agopuntura e cromopuntura. Altre pratiche comprendono il massaggio (tuina) e l’esercizio meditativo chiamato Qi Gong.

Attualmente il principale rappresentante italiano della Medicina Tradizinale Cinese è Giovanni Maciocia: a lui si deve un immenso lavoro di clinica ed un attento e specifico sistema fitoterapico.

Secondo i principi dei 5 elementi non si può affrontare un disequilibrio senza considerare il legame esistente tra i diversi organi e apparati (che si influenzano l’uno con l’altro) e le influenze emotive, mentali e animiche.

 


Le basi della medicina tradizionale cinese di Giuliana Giussani, Edizioni Enea, Milano, 1 edizione 2015 2 edizione 2017