Ottobre è il mese della prevenzione per il cancro al seno, un tema di fondamentale importanza che richiede un approccio globale. L’oncologia integrata si sta affermando come un valido supporto alle terapie tradizionali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti, potenziare l’efficacia delle cure oncologiche e contribuire alla prevenzione delle recidive. Questo approccio combina trattamenti convenzionali con strategie complementari, tra cui l’ozonoterapia, l’utilizzo di vitamina C ad alte dosi, il glutatione, il NAD, la spermidina, la curcumina, l’olifenol e una dieta antinfiammatoria. Esploriamo insieme come ciascuna di queste terapie possa svolgere un ruolo prezioso nella lotta contro il cancro al seno.

1. Ozonoterapia: Rigenerazione e Potenziamento Immunitario

L’ozonoterapia, utilizzata in vari ambiti della medicina integrata, sfrutta il potere dell’ozono per stimolare il sistema immunitario, migliorare l’ossigenazione dei tessuti e contrastare lo stress ossidativo, un fattore spesso legato alla progressione del cancro. Questo trattamento si rivela particolarmente utile per i pazienti oncologici, poiché può favorire il recupero post-chemioterapia, ridurre l’infiammazione sistemica e migliorare la risposta immunitaria.

2. Vitamina C ad Alte Dosi: Un Potente Antiossidante

La vitamina C, somministrata per via endovenosa a dosi elevate, ha dimostrato di avere effetti benefici nelle terapie oncologiche. La sua azione antiossidante aiuta a proteggere le cellule sane dai danni causati dai radicali liberi e può potenziare l’efficacia di alcune terapie convenzionali. Studi recenti suggeriscono che la vitamina C ad alte dosi possa inibire la crescita delle cellule tumorali e migliorare il benessere generale dei pazienti, riducendo la fatica e aumentando la tolleranza alle terapie oncologiche.

3. Glutatione: Difesa Contro lo Stress Ossidativo

Il glutatione è uno dei più potenti antiossidanti prodotti naturalmente dal nostro corpo. In ambito oncologico, viene spesso utilizzato per proteggere le cellule sane dagli effetti tossici delle chemioterapie e delle radiazioni. Inoltre, il glutatione contribuisce a disintossicare l’organismo dai metalli pesanti e dalle tossine ambientali, potenziando così le difese naturali del corpo contro l’insorgenza e la progressione del cancro.

4. NAD: Energia Cellulare e Longevità

Il NAD (nicotinammide adenina dinucleotide) è una molecola fondamentale per il metabolismo energetico cellulare e per la riparazione del DNA. Nei pazienti oncologici, i livelli di NAD tendono a diminuire, compromettendo la capacità delle cellule di ripararsi e mantenere un metabolismo sano. L’integrazione con NAD può aiutare a ristabilire l’equilibrio energetico delle cellule e a promuovere la longevità cellulare, contribuendo così a migliorare la resilienza del corpo contro la malattia.

5. Spermidina: Promozione dell’Autofagia Cellulare

La spermidina, una poliammina presente naturalmente in alimenti come il germe di grano, ha attirato l’attenzione per la sua capacità di stimolare l’autofagia, un processo di pulizia cellulare che elimina le cellule danneggiate o malfunzionanti. L’autofagia è particolarmente importante nei contesti oncologici, poiché contribuisce a prevenire l’accumulo di cellule maligne e promuove la salute generale dell’organismo.

6. Curcumina Endovena: Potente Antinfiammatorio e Antitumorale

La curcumina, il principio attivo della curcuma, è nota per le sue proprietà antinfiammatorie e antitumorali. La curcumina infatti induce apoptosi delle cellule tumorali ed è antiangiogenetica. Recentemente, l’utilizzo di curcumina per via endovenosa è stato studiato come trattamento complementare nelle terapie oncologiche. Somministrata in questa forma, la curcumina può raggiungere concentrazioni plasmatiche più elevate rispetto alla via orale, esercitando effetti più potenti contro l’infiammazione cronica, spesso presente nei pazienti oncologici.

7. Olifenol: Supporto Antiossidante e Antitumorale

Gli olifenoli, composti naturali presenti in molti alimenti come olive e olio d’oliva, sono noti per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Studi recenti suggeriscono che gli olifenoli possano avere un ruolo chiave nel prevenire la progressione del cancro, modulando le vie cellulari legate alla proliferazione tumorale e proteggendo le cellule sane dallo stress ossidativo. L’integrazione di olifenoli nella dieta o tramite somministrazione endovenosa può contribuire a potenziare l’azione delle terapie oncologiche convenzionali, migliorando così l’efficacia globale del trattamento​.

8. Alimentazione Antinfiammatoria: La Base della Prevenzione

L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella prevenzione e nel trattamento del cancro. Un regime alimentare antinfiammatorio, ricco di frutta e verdura fresche, grassi sani come quelli contenuti nell’olio extravergine di oliva, proteine magre e cereali integrali, aiuta a mantenere un ambiente cellulare sano. Ridurre il consumo di zuccheri raffinati, grassi trans e alimenti processati può contribuire a diminuire l’infiammazione cronica, un fattore di rischio noto per lo sviluppo di molte forme tumorali, compreso il cancro al seno.

Conclusione

L’oncologia integrata rappresenta una strada innovativa e promettente per sostenere i pazienti affetti da cancro al seno, sia nella prevenzione che nel trattamento della malattia. L’utilizzo combinato di terapie complementari come l’ozonoterapia, la vitamina C, il glutatione, il NAD, la spermidina, la curcumina, l’olifenol, insieme a un’alimentazione antinfiammatoria, permette di approcciare il cancro in modo globale, mirando non solo a combattere la malattia, ma anche a migliorare la qualità della vita e la salute complessiva del paziente.

Bibliografia

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